Skip to main content

Europeans Go Digital | Risultati dell’Osservatorio Scientifico sull’educazione Digitale Ottobre 2021

Negli ultimi decenni la tecnologia è avanzata rapidamente, creando una dimensione nuova con la quale ci relazioniamo ogni giorno: il digitale. 

Ma la nostra capacità di orientarci e adattarci ai nuovi mezzi di comunicazione digitale non è stata altrettanto veloce.

Secondo una ricerca OCSE del 2019, l’Italia ricopre la penultima posizione rispetto alle competenze digitali possedute dai giovani in Europa.

Tale divario deve e può essere colmato acquisendo le giuste competenze.

Da questa volontà è nata l’idea di chiedere formalmente l’istituzione della Giornata Europea sulla Cittadinanza Digitale.

Nelle giornate del 21 e 22 Ottobre 2021, Social Warning e l’Osservatorio Scientifico sull’Educazione Digitale ​​ progetti promossi dalla no profit “Movimento Etico Digitale” hanno avuto l’occasione di raccontare i dati dell’ultima ricerca svolta sul tema cittadinanza digitale in una situazione formativa ricca, stimolante e giovane: Europeans Go Digital

Europeans Go Digital Social Warning

 

Per tre giorni, gli studenti si sono recati a Roma per lavorare insieme a un rivoluzionario e innovativo Hackathon, un esercizio creativo di problem-solving per creare e testare soluzioni per aumentare la partecipazione civica digitale dei giovani. 

I partecipanti hanno lavorato in 15 team e 3 aree tematiche:
#Socialmedia #Grassrootinitiatives e #TopDownconsultationtools

Europeans Go Digital Cittadinanza Digitale

Ogni team ha costruito un progetto, proponendo soluzioni creative alle loro sfide, e ha preparato una proposta progettuale da presentare l’ultimo giorno davanti alla giuria. Tutti i gruppi sono stati appassionati, innovativi e impegnati nella loro sfida. Hanno presentato apps e iniziative per rendere l’UE più accessibile a tutti, per essere più protagonisti nel processo decisionale e per cercare di ottenere trasparenza e informazioni accurate.

Durante questo evento, diversi membri del direttivo e formatori hanno potuto incontrare alcuni rappresentanti delle Istituzioni come Francesco Tufarelli, Direttore Generale Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Sen. Messina, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, e condividere con loro dati e considerazioni emerse dalla nostra ultima ricerca.

La survey racconta che il 67% dei ragazzi italiani tra gli 11 e i 18 anni si sente a proprio agio sul web, tra social media, gaming e streaming; la percentuale sale al 75% nel caso degli omologhi europei. Al 74% dei primi dei giovani italiani che vivono il web nessuno ha insegnato ad essere cittadini digitali, diversamente dal 47,6% dei ragazzi europei. La questione del gender gap, la lotta al razzismo e alla povertà nel mondo sono i temi che stanno più a cuore agli italiani; il climate change, la lotta alla povertà nel mondo e i pericoli in rete sono quelli che sentono con maggior urgenza i ragazzi europei. 

Ed infine, il 33% dei ragazzi italiani ha utilizzato i social o partecipato ad una petizione on-line per supportare una causa sociale. I ragazzi europei sono il doppio.

Europeans Go Digital Roma

La cittadinanza digitale è e sarà un tema cardine del futuro della nostra società: rappresenta l’unione tra l’educazione civica e l’educazione digitale, quindi da un lato la formazione ai propri diritti e doveri come cittadini e dall’altro la consapevolezza che le azioni che si effettuano online e offline hanno un impatto nel presente e nel futuro per sé stessi e per gli altri.

Tra live su Twitch, video su YouTube e chiamate su WhatsApp, i ragazzi riescono ad esprimersi anche su temi sociali sensibili, a relazionarsi e crescere. Considerano il web una parte di loro stessi e vivono l’online come un ambiente indispensabile, un tutt’uno con la vita reale e un mezzo per costruirsi un futuro. Per questo motivo, quando parliamo con loro non dobbiamo mai demonizzare questi ambienti digitali, altrimenti rischiamo di essere esclusi immediatamente da una parte fondamentale della loro vita.

Ecco le risposte a quattro quesiti della survey che sono state presentate a Roma, mentre le restanti verranno rese note come ogni anno a febbraio.

1. Come valuti la tua esperienza online, da solo o con altri utenti, tra social media, gaming, streaming ed altro?

Il 67,3% dei ragazzi italiani e il 75,2% di quelli europei la valuta come positiva; né positiva né negativa per il 31,2% degli italiani e per il 20% degli europei; per l’1,5% degli italiani e per il 4,8% è negativa o persino molto negativa.

Le motivazioni principali in base alle quali il web viene percepito come un ambiente positivo sono molteplici: i ragazzi coinvolti nella survey usano il web per divertirsi e creare nuove amicizie, per informarsi sull’attualità, per aumentare le proprie competenze acquisendo contenuti nuovi ed implementando la conoscenza delle lingue con corsi gratuiti, per far sentire la propria voce su una serie di tematiche sensibili (come il diritto a una sessualità libera, il contrasto all’omofobia, etc) e per potersi raccontare liberamente.

Osservatorio Scientifico sull’educazione Digitale

2. Qualcuno ti ha insegnato ad essere un cittadino digitale?

Il 74% dei ragazzi italiani e il 47,6% degli europei ha risposto negativamente.

È incredibile come in un momento storico quale quello che viviamo, in cui i ragazzi stanno più di due mesi l’anno sullo smartphone (dato Osservatorio Scientifico sull’Educazione Digitale febbraio 2021), non sia ancora stata implementata un’educazione efficace alla cittadinanza digitale. Questo termine, introdotto dalla Commissione Europea, comprende le 21 competenze digitali chiave dei cittadini. Come vediamo dai dati, c’è un profondo divario tra ragazzi italiani ed europei. In Italia soltanto 1 giovane su 4 ha ricevuto formazione su questi temi, mentre a livello europeo viene fatto un lavoro educativo migliore e più costante per quanto riguarda l’educazione alla cittadinanza digitale e allo sviluppo delle competenze digitali. In ogni caso c’è ancora molta strada da fare su questi temi, sia in Italia che nel resto d’Europa. 

Osservatorio Scientifico sull’educazione Digitale 2021


3. Quali di questi temi ti stanno più a cuore? 

Per i ragazzi italiani: gender gap (50%), lotta al razzismo (47,2%), povertà nel mondo (39,3%), ecologia e cambiamenti climatici (38,9%); pericoli in rete (29,6%).

Per i ragazzi europei: pericoli in rete (50,3%), ecologia e cambiamenti climatici (42,1%), povertà nel mondo (37,6%), gender gap (35,4%), lotta al razzismo (33,5%).

Progettare lezioni di cittadinanza digitale che includano tematiche sempre più importanti come l’educazione all’affettività, alla sessualità, all’ecologia e al combattere pregiudizi e stereotipi razziali vuol dire creare opportunità che possono concretamente portare un miglioramento nel mondo che ci circonda. Dai dati che abbiamo raccolto appare come fondamentale l’acquisizione di una maggiore consapevolezza rispetto al tema della cittadinanza digitale. 

Osservatorio Scientifico sull’educazione Digitale 2021


4. Hai mai partecipato ad un’iniziativa, fatto una condivisione su Instagram o sostenuto una petizione online per sostenere una causa sociale? 

Il 33,1% dei ragazzi italiani e il 63,7% degli europei ha risposto positivamente.

Sicuramente i social media, in particolare Instagram e TikTok, con brevi video e reels  sono diventati il mezzo con cui i giovani riescono a informarsi maggiormente contribuendo, anche con una semplice condivisione, a diventare essi stessi portatori di news. Questo meccanismo di condivisioni virali si rafforza quanto più i temi veicolati, come nel caso di climate change o pregiudizi razziali,  li toccano da vicino. Rendere i giovani più consapevoli delle potenzialità e dei rischi di questi potenti mezzi diventa l’unico modo per formare dei cittadini digitali capaci di costruire una società migliore.

 

Osservatorio Scientifico sull’educazione Digitale cittadini digitali

L’Educazione alla Cittadinanza Digitale

L’Educazione alla Cittadinanza digitale mette al centro i più giovani, tiene conto delle loro curiosità e necessità, li accompagna nell’esplorazione dei media che utilizzano quotidianamente mettendo alla luce i rischi che questi comportano, e mostrando anche le infinite possibilità che offrono. 

L’Educazione alla Cittadinanza digitale costruisce il primo ponte tra scuola e lavoro, facilitando l’apprendimento di competenze di comunicazione specifiche ormai sempre più richieste dalle aziende.

L’Educazione alla Cittadinanza digitale è un impegno che devono prendere scuole, giovani, famiglie, imprese, ma anche singoli cittadini e cittadine, per costruire un mondo connesso grazie alla tecnologia e basato su sani principi sociali.

Come fare questo passo? Portando sistematicamente questa materia a scuola. Sia in Italia che in Europa. Sono competenze e abilità che ci permettono di essere maggiormente consapevoli delle opportunità della rete.

Perché un modo diverso di vivere la rete e la socialità digitale è già possibile.
Basta solo conoscerlo.

Gregorio Ceccone

Author Gregorio Ceccone

Dal 2006 mi occupo di educazione ai media e al digitale: coltivo questa passione educativa sin da quando usavamo i cellulari in bianco e nero e non esistevano i selfie. Esperto in teorie e metodologie dell’e-learning e della media education. Negli anni ho avuto la possibilità di seguire e coordinare diversi progetti a livello nazionale ed europeo.

More posts by Gregorio Ceccone

Leave a Reply